Anna paola Cattaneo

Anna Paola Cattaneo

(English below)

Sono cresciuta in una famiglia di medici ed insegnanti, dove il punto di vista era osservare la realtà e spiegarla attraverso la scienza e il protocollo educativo. Già da bambina mi sentivo molto strana in quel mondo dei "perchè"...che non erano i "perchè" della curiosità, dell'espansione, del guardare oltre i confini, ma erano i "perchè" della definizione e della conclusione.

E come bambina, devo ammettere che pensavo e mi comportavo in maniera molto strana. Molto probabilmente ai giorni d'oggi sarei stata definita con una qualche etichetta diagnostica che cerca di descrivere chi osserva,percepisce ed agisce la realtà in modo creativo e "diverso".

Crescendo ho imparato a mascherare bene le mie stranezze e sono diventata una perfetta adolescente (fin troppo, per i miei genitori...ho dato loro numerosi grattacapi!ma se devi confermare agli altri quanto sei sbagliata, devi per forza commettere errori, o no?) e adulta.

Ho scelto un lavoro che amo immensamente: sono una Logopedista. Sono entrata a piedi pari nel mondo della Scienza e dell'Educazione sapendo che qualcos'altro era possibile.

Oltre i protocolli, oltre le definizioni, oltre le conclusioni: se tu vedessi oltre la Dis-abilità, cosa creeresti di magico? questa è la domanda che ho chiara dentro di me quando lavoro con i miei clienti.

ENGLISH

Growing up with a family of doctors and teachers, the underlying point of view was to observe reality through science and educational procedures. Since I was a child I felt very weird in this world of “why’s” that were not dictated by curiosity, expansion or seeking beyond boundaries but rather the why’s of definition and conclusion.

Being a child I must admit I thought and behaved in a very weird way. Nowadays I would have probably being diagnosed with some kind of diagnostic label trying to describe who observes, perceive and act the reality in a creative and “different” way.

I grew up learning to mask well my weirdness to become a perfect teenager (which was a lil’ too much for my parents but hey if you need to confirm how wrong you are, mistakes are at the order of the day right?!) and adult then.

I chose a job I immensely love: speech therapist. Stepping into the world of Education and Science with the knowing that there is something else possible.

Beyond protocols, beyond definitions, beyond conclusions: if you peeked past dis-ability, what would you create that is magical? This is the very clear question I have inside of me while working with my clients.

Sono un'ottima terapeuta, per questa realtà: applico perfettamente protocolli e test, scrivo delle bellissime relazioni conclusive, collaboro con i medici e gli psicologi nella stesura delle diagnosi, mi aggiorno costantemente su tutti i nuovi modelli e metodi e faccio anche ricerca! Ma so che nella pratica clinica va aggiunto un tassello fondamentale: il paziente.

Nel mio percorso formativo, costante e continuo, ho cercato strumenti e tecniche che mi permettessero di dare al paziente lo "scettro" della riabilitazione: per me è sempre stato molto chiaro che la scelta del paziente determinava successo o insuccesso del mio intervento. Fino a quando, scorrendo i corsi proposti dal Ministero della Salute per l'Educazione Continua in Medicina ho trovato una classe di Access Bars! E così ho iniziato ad innamorarmi di queste tecniche e processi, che hanno portato più facilità e leggerezza nel modo in cui sono Logopedista ed hanno cambiato totalmente la mia vita! 

Nel mio lavoro mi occupo prevalentemente di disturbi di apprendimento (specifici-quali dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia- e non), disturbi della comunicazione e relazione (Autismo e Disturbi Neurologici- malattie genetiche- altro; ma anche disturbi della voce- Disfonie) disturbi dell'attenzione (ADHD- Disturbo dell'Attenzione), disturbi del Linguaggio (specifici o di ritardo).

E dopo aver testato, valutato, definito ed etichettato....creo un percorso che non è ri-abilitativo o ri-educativo. I pazienti non sono sbagliati, non vanno aggiustati, non vanno ri-educati (questa è forse la parola che mi fa rabbrividire di pù...mi vengono in mente i campi di punizione, dove si ri-educavano le persone). 

Creo un percorso di riscoperta e rinascita: quali capacità ho che posso sfruttare?quali abilità ho che possono permettermi di superare l'ostacolo? cosa so che mi permetterebbe di avere più facilità con questo?

Un percorso in cui le mie conoscenze scientifiche ed educative mi permettono di recuperare e potenziare le abilità "deboli o assenti" per questa realtà e gli strumenti di Access Consciousness mi permettono di accompagnare il paziente e la sua famiglia oltre l'etichetta diagnostica e scoprire cos'altro è possibile.

E quello che si scopre, è stupendo e magico!

Ah, dimenticavo! Ho scritto anche un libro. Si intitola "Storie di Stra-ordinaria Logopedia" e mostra come utilizzo gli strumenti di Access Consciousness nelle mie sedute di logopedia! 

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Nel canale YouTube pubblico video che hanno a che fare con Neurodivergenze, apprendimento, strumenti di Access Consciousness, andare oltre le etichette diagnostiche e scoprire cos'altro è possibile!

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