Che rapporto hai con i manuali e gli audio dei corsi?

Ciao, sono il manuale del corso che hai fatto un mese fa. Aprimi, sfogliami, ti prego. Posso essere per te un grande contributo”.

Ti è mai capitato di passare davanti alla tua scrivania o libreria dove tieni tutto il materiale dei corsi frequentati ed essere sorpreso o sorpresa da questo sussurro sottile? Ebbene sì, anche i manuali e gli audio parlano e ti parlano, in tanti modi: a volte a bassa voce, altre alzando il volume. Ma poi pensi di essere tu lo strano o la strana della situazione e che è tutto frutto della tua mente pazza.

Da quel famoso “Cogito, ergo sum” possiamo aver perso il contatto con la comunicazione sottile, perché a contare è solo e sempre la logica e la dimostrazione scientifica. “Esisto in quanto penso” e tutte le altre funzioni, così poco dimostrabili, non possono essere testate e quindi non hanno diritto di avere considerazione. Eppure siamo costantemente connessi a tutto e tutti, e riceviamo costantemente informazioni, dati, inviti, che spesso passano inascoltati e non percepiti.

Che rapporto hai con il materiale dei corsi che hai frequentato? Se fino a questo momento nulla di tutto ciò che vedi scritto nelle righe precedenti è nel tuo mondo - i sussurri delle molecole – come vivi i manuali dei corsi? Li riprendi in mano, li rileggi? Ci scrivi sopra? O semplicemente li “impili” da una parte e vai avanti alla conquista del prossimo materiale cartaceo, anch’esso da collezionare insieme a tutto il resto? Questa foto rende l’idea?

Ogni tanto può spuntare anche il punto di vista – che è sempre e comunque MOLTO INTERESSANTE – che, se cavalco l’onda dell’energia e mi domando “Cos’altro è possibile dopo questo?” e vado avanti al prossimo step, ciò che ho fatto precedentemente cade nello spazio del PASSATO e quindi se ritorno al manuale in qualche modo non sto avanzando etc….
C’è poi anche un altro fattore che può mostrarsi. Mi dico che, dopo il corso, per qualche giorno lascio decantare tutto, manuale compreso, per poi ritornarci più in là e… puntualmente passano i mesi e quei poveri manuali urlano per avere la tua attenzione. Ti capita? E se dietro a questo ci fosse una non completa “disponibilità” a ricevere tutto da quel corso? La saracinesca energetica che dopo il corso cala nelle nostre vite a filtrare e selezionare cosa far entrare e cosa tenere fuori, perché ora non sono pronto o pronta a vedere tutto quello che si è mostrato.

Con gli audio dei corsi è tutto più facile, eh? Li fai scorrere di notte, dormi e sai che funzioneranno. Metti la DISTANZA COMODA, però si vede meno, perché comunque la stai facendo la scelta di mettere il dito su PLAY e far scorrere la registrazione “Mi hanno detto che se l’audio lo metto di giorno, senza volume, funziona lo stesso”. E sì che funziona. Eppure una domanda sorge spontanea: “Da che spazio lo fai? Dall’evitare, trovando modi alternativi, o dal ricevere, attraverso vie diverse e divertenti, tutto ciò che c’è lì?”

Come sarebbe ascoltare gli audio con il volume mentre si cucina, si guida, si passeggia? E se hai qualche sfumatura X-men ti potrebbe divertire lasciare il device in una stanza e andare nelle altre a “sbrigare” le tue almeno 10 attività giornaliere, e poi ritornare e accorgerti che proprio mentre entri c’è la FRASE che ti serviva e gioisci di quanto sai e scegli di muoverti in base a ciò che funziona e che funziona magari solo a te.

Questa foto è per nostalgici ed appena l’ho vista è stata una folgorazione.
Che invito può essere, per iniziare, a scegliere di “riavvolgere il nastro” e riascoltare, magari, un corso di qualche mese fa, senza linearità? Ascoltare senza dover per forza ascoltare tutto, spostarsi da un audio all’altro con leggerezza.

Anche tu hai il punto di vista che VA ascoltato l’audio 1 e poi l’audio 2 e poi il 3, così sarà tutto più chiaro? Se c’è qualcosa che ho capito in questi anni accessiani, a cui mi attengo così come un tempo facevo con i miei lati “programmatici”, consiste nel fidarmi ed affidarmi all’energia. Può essere un ascolto di 1 ora, di 30 minuti, random: mi fido di ciò che si muove in quel momento e cavalco l’onda.

E per finire ti lancio una CHALLENGE - non certo dallo spazio della routine – con tanto di domandona “Quanto si espanderebbe la tua vita se ogni giorno, per almeno 1 settimana (scegli ciò che ti funziona) aprissi uno dei manuali di Access e vedessi cosa si mostra? E poi la settimana successiva potresti fare la stessa cosa con gli audio. Quanto ho deciso che posso ricevere e quanto ho deciso che non posso ricevere, giocando a nascondino con audio e manuali dei corsi?"

E poi una bella pod-poccata a tutto questo.