Dress code vs stress code

"Ma che vestito mi metto?"
Così esordiva il Grinch nel lontanissimo anno 2000 quando finalmente si era risoluto ad andare ad una festa.
E ammettiamolo, non ti capita ancora adesso - che in teoria sei adulto e hai una vaga idea del parallelo occasione sociale-outfit - di impallarti con gli occhi sbarrati e dire ad alta voce: oddio. Come mi devo vestire?

Bene, spero con questo articolo semi-serio di fugare qualche dubbio sul dress code (e non stress code) ai corsi di Access Consciousness. Procedimento che affronteremo in maniera metodica, in due fasi + postilla.

Fase uno. Domanda.

Innanzitutto. Non c’è un dress code. (Tranne che al castello ma a quello dedicheremo un capitolo prossimamente.)
Nel senso che qualunque seminario su qualunque argomento è un’ulteriore occasione per applicare quel sempreverdissimo strumento di Access Consciousness: la domanda.
Eccone qualcuna, giusto per essere sulla stessa pagina:

Cosa funzionerebbe per me e per il mio corpo nei prossimi giorni?
Quale di questi vestiti vuol venire con me al corso?
Quali colori / materiali / strati / lingerie sarebbero nutrienti e generativi per me che ricevo e

cambio?
Cosa posso mettere in valigia che mi sosterrà e contribuirà nei prossimi giorni?

Tanto per cominciare quindi non c’è uno standard, è un’occasione però di applicare uno strumento verbale ad una sfera tangibile come il vestiario ed allenarsi a seguire l’energia al di là di qualunque conclusione. Che lo so, quest’ultima parte della frase diventa subito nebulosa e vaga ma prova ad applicarla a una roba tangibile come i calzini: quale colore/ tessuto/ tipo di calzino mi contribuirà durante questi giorni?

Molto bene, passiamo al livello due. Possibilità.

A questo punto hai probabilmente disposto sul letto una gamma di opzioni e stai per procedere al prossimo passo.
Ti invito però a prenderti ancora un momento per farti una domanda next level cioè questa: chi sono oggi e quali grandi e grandiose avventure avrò?

Perché quel che hai sul copriletto potrebbe essere una versione leggermente più curata di un automatismo affinato in anni.
Una ricercata scultura fatta di pezzetti di conclusioni tipo “sto bene col rosso”, “questo pantalone mi slancia”, “queste scarpe sono comode e carine” eccetera. Benissimo, sviluppiamo tutti delle preferenze e dei capisaldi che ci aiutano a dirigerci più efficacemente verso un vestito o uno stile piuttosto che l’altro.
Ma.

Chi sei oggi?

Quanto stai facendo le vasche nella comfort zone piuttosto che farti una singola scomoda domanda come “chi sono oggi e quali grandi e grandiose avventure avrò?”

Ti piacerebbe alzare il volume in qualche area e l’abbigliamento può aiutarti a esprimerlo? Stai rimandando costantemente il trovare il tuo stile perché non hai tempo? E se lo creassi adesso il tempo? Se avessi la tua realtà col vestiario quale sarebbe? Cosa ti farebbe sentire come un milione di euro? Cosa ti farebbe soffermare sul tuo riflesso nelle vetrine e dirti weppaaaa this girl is on fire!

I corsi di Access Consciousness - in quanto laboratorio di cambiamento con acquisizione di strumenti pratici per affrontare qualunque situazione nella tua vita - sono terreno fertile per l’esplorazione.
Per nutrire in esistenza la versione di te che meglio si accompagna con le scelte attuali che stai facendo.
E ammettiamolo anche da un punto di vista aspirazionale, il o la TE che desideri essere… che vestito si mette?

Postilla pratica in 4 punti da chi ha frequentato corsi e ti auspica la miglior esperienza possibile:

  1. L’abbigliamento tende ad essere casual chic
  2. Se desideri metterti i tacchi ma non sei abituata a usarli per camminare (tipo in pausa pranzo) un trucchetto usatissimo è portarsi una borsa con le scarpe di ricambio così da passare in un lampo da Jessica Rabbit al tenente Colombo (che usava i mocassini, lo so te lo stavi giusto chiedendo)
  3. Foulards e sciarpe possono essere usate per coprirsi gli occhi quando si riceve una sessione nel caso si abbia la luce proprio sopra di sé e offrono ovviamente uno strato extra
  4. Appendere gli abiti in bagno mentre facciamo la doccia aiuta a lisciarli senza tirarsi scemi per trovare un ferro da stiro


Adesso non hai più scuse per non cercare un corso che ti faccia cantare il cuore e… preparare la valigia!